Condividere foto di malati per ricordare lotta tumori

Nei vari Social Network si vedono continuamente foto di bimbi malati di tumore o malati in stadio
terminale o testi per ricordare la lotta contro i tumori con appelli a ricondividere la foto straziante se si possiede cuore generoso.
Di solito e' Facebook che si inonda di questo genere di immagini che ricevono centinaia di mi piace e che strappano commenti di ogni tipo con grande piacere e gaudio del suo ricondivisore.

Se il motivo centrale potrebbe essere la sensibilizzazione ad un tema che vede protagonisti famigliari o magari persone in prima persona, il modo fa perdere ogni senso alla cosa. A cosa serve in termini pratici e di effettiva praticita'?
I reparti di oncologia sono affollati di persone sole con i propri cari. I bimbi oncologici sono soli con gli altri famigliari con cui si curano e scambiano e condividono vere informazioni mediche, personali, intime, di gioia e felicita' anche inimmaginabili per le persone cosiddette "sane".

Sono distante da questo modo di concepire la malattia. Con foto di bambini buttati in pasto al web, pubblicati con visi tristi e contriti per muovere a compassione, per destare sentimenti di commiserazione e di frasi ritrite senza un vero approccio in campo. Mondandosi la coscienza con una candela virtuale, una  condivisione con click e poi magari non si telefona alla sera nemmeno ai genitori anziani e si passano ore su Facebook.. non si dice un ti amo alla persona del cuore e si ha paura perfino dei sentimenti piu' puri.

E soprattutto la stragrande maggioranza non sa nemmeno cosa sia un reparto di oncologia: per fortuna loro.

Volete fare qualcosa di veramente bello?
Andateci. Entrate dentro uno un giorno. Osservate in silenzio. Non serve che facciate niente. Ascoltate il rumore del campanello che squilla continuamente a far ricordare che la medicina funziona. Trin trin trin scandisce un battito: una goccia che cade dentro il corpo e lo guarisce con la stessa intensita'. Dlin dlin dlin ritmata si dilaga in ogni parte per togliere il dolore.
Osservate i visi. Se sarete fortunati incontrerete un'anima. Perche' di questo si tratta. Un'anima. Una persona speciale dal sorriso che non scorderete! Che ha capito qualcosa in piu' con i suoi gesti, il suo modo vi conquistera' in un attimo. Vi incantera' con le sue strane idee su come guarire. Che siamo tutti un po' malati: dobbiamo solo prenderne coscienza, anche se da sani: la donna che si lamenta sempre, il manager mai contento, l'adolescente stufo e ribelle, la nonna triste, il bullo schiavo del gruppo, la bambina viziata.
Sono tutte condizioni che portano a ingigantire il pensiero verso l'infelicita', la corsa verso qualcosa di impraticabile.

Ecco. Entrateci in quel mondo. E ponetevi questa domanda:

vorremmo vedere i nostri figli piccinini con tubi e in difficolta' sul web? Chi sono questi bambini? Hanno un nome, che storia hanno? Che malattia? Sono guariti? Che ne pensano del fatto di veder piazzato il loro bel visino alla merce' di plus e mi piace? Io non lo so davvero. Forse all'inizio possedevano una storia ma ora? In cosa si sono trasformati?
In icone di una malattia? In icone del dolore...?

E perche'? Per una manciata di plus. Il dolore ha un aspetto privato, intimo. Deve essere protetto, non nascosto ben inteso: protetto e ad avere una catarsi verso la guarigione totale. Quello e' il vero obiettivo. I passi avanti dovrebbero essere messi in evidenza non la sofferenza. Per dare ristoro, acqua fresca, sole caldo nelle ossa, sorriso nei cuori, stretta forte, animo ardito!

Per far sentire fortemente: ce la farai! Ce la stai gia' facendo!

Sarebbe meraviglioso invece vedere immagini di persone che felicemente scattano momenti di gioia con questi bimbi, ritratti in attimi di gioia! Perche' sono queste le cose da regalare a loro e ai famigliari. La consapevolezza che nonostante i momenti di difficolta', di dolore, di pianto a volte di rabbia esiste il modo per essere felici. Esiste il cammino per guarire.
Perche' per guarire occorre esserne convinti, sinceramente convinta la persona e chi gli sta accanto.

Quindi basta a questi appelli melensi e inutili

Il nuovo leitf motiv potra' essere

Passa del tempo in un reparto di oncologia!

Share on Google Plus

About marisa forzani

Rimanere sani: un progetto per diffondere risorse, pensieri, bibliografia per vivere sani e per affrontare la vita con entusiasmo e coraggio.
    Blogger Comment
    Facebook Comment

0 commenti:

Posta un commento