Come trasformare la solitudine in una emozione creativa

solitùdine s. f. [dal lat. solitudo -dĭnis, der. di solus «solo»]

La solitudine è un sentimento con molte sfaccettature. Proviamo a fare una cosa insieme: a considerarlo da una prospettiva diversa. Quando avvertiamo un senso di solitudine le emozioni incominciano a correre senza freni,  potrebbero essere molto forti, quasi devastanti. La solitudine si fa sentire in momenti particolari della nostra esistenza: difficoltà, lutti, assenze, aspettative mancate.
 Essere soli e sentirsi soli sono due facciate sensibilmente diverse di una stessa medaglia.

Questo sentimento ha altresì una connotazione positiva, la solitudine creativa che spinge ad isolarsi per creare, o spinge a recuperare degli spazi propri di libertà in cui il silenzio dello star da soli si trasforma in un momento catartico di riflessione e di rigenerazione.

Le domande
Quanti di noi sono capaci di trarre dei vantaggi dalla solitudine?
E quanti invece si lasciano trascinare dalla sua connotazione negativa?


Come nella resilienza alle difficoltà, anche l'approccio alla solitudine puo' variare da persona a persona, coloro che sono più reattivi e all'erta alle manifestazioni della vita, potrebbero subire gli effetti della solitudine e non riuscire a contrastarli o ad abbondarsi.
La prospettiva delle circostanse, le attese mancate, i comportamenti che si delineano diversi da ciò che ci aspettavamo possono gettarci nello sconforto e nel senso di abbandono, di essere soli con i nostri dolori e le nostre difficoltà in un mondo ostile e affamato di indifferenza.


Creare attraverso la Solitudine
E se ci lasciassimo attraversare? 

Nel mio gruppo di fotografi ho lanciato il Contest sulla #Solitudine, un tema molto impegnativo che ha visto prodigarsi moltissimi fotografi nella realizzazione di scatti che interpretassero questo sentimento e proprio in un periodo dell'anno in controtendenza,  in cui la solitudine si affaccia nella vita di molti di noi, mi riferisco al periodo estivo e a tutte le persone in difficoltà che rimangono da sole per i motivi più svariati, gli anziani, i malati. In queste circostanze, con lo svuotamento delle città, i negozi chiusi per ferie e il senso di allegria che sembra destinato solo agli altri, potrebbe aumentare la percezione di solitudine e sentirsi soli in mezzo al mondo che ignora.

Questo contest, come altre iniziative creative sono un modo per sublimare una emozione, cercare di lasciarsi andare ad essa e realizzarla artisticamente, magari attraverso  degli scatti, delle creazioni che possano dare una spiegazione, una catarsi delle nostre emozioni. Concepire una emozione con i mezzi che ci sono più idonei.

Stessa cosa potrebbe essere disegnare, creare dei piatti, potrebbe ad esempio una ricetta rappresentare la solitudine? Un motivo all'uncinetto? O una pianta?
Riuscire a spostare l'attenzione sull'aspetto intrinseco di una emozione, ci fa abbandonare ad essa e la cosa estremamente piacevole è che l'emozione stessa alla fin fine si dilegua e assume una connotazione del tutto diversa. A volte la percezione risulta completamente nuova, fatta di contorni diversi, assume degli aspetti che non avremmo mai immaginato, proprio perché è un lavoro - come quello di un Contest o un laboratorio creativo con altre persone, che lascia sorpresi e meravigliati.

Questo lavoro di insieme io lo chiamo  l'allegro creare... quando abbandonarsi alle emozioni ci lascia un senso di strana inquietudine, ma anche di grande condivisione con gli altri.
Non siamo più soli! Siamo una unica sensazione condivisa :D

Oggi si conclude il Contest sul gruppo StoryPhoto e certamente vi aggiungerò il link di questo meraviglioso lavoro che si è creato con l'andare dei giorni.

Solitudine dal Contest Storyphoto by Marisa Forzani 

Cos'è la solitudine? 

Spesso però i sentirsi soli e l'essere soli sono due facciate della stessa medaglia, ci si puo' sentire soli anche in mezzo ad una folla brulicante.

Quali sono gli atteggiamenti in uno stato di solitudine? 

Senso di abbandono 

Chi si sente solo e soffre di solitudine avverte e percepisce un senso di inutilità, abbandono che puo' variare di intensità a seconda delle circostanze e soprattutto di come vengono affrontati gli accadimenti.
Le frasi "nessuno mi vuole bene, tutti si disinteressano di me" rappresentano delle convinzioni pesanti e negative che possono solo favorire una catena di pensieri altrettanto pesanti: un carico troppo grande!
In questo caso bisogna lavorare sul senso di fiducia e di consapevolezza che tutto ciò che accade ha una spiegazione e non è detta che sia per forza l'accezione più negativa a darci la chiave di lettura di ciò che avviene intorno a noi.

Aspettative mancate 

Quando ci si aspetta un comportamento di aiuto, sostegno e vicinanza e questo viene a mancare, si avverte un senso di solitudine per aspettative mancate.
In questo caso ci dobbiamo porre una domanda sincera: "siamo sicuri di aver espresso con coraggio le nostre esigenze? Di essere stati sinceri e di considerare l'altro alla stessa stregua di se stessi?

Rabbia repressa 

Chi si sente solo in modo schiacciante aumenta anche i pensieri negativi verso se stesso e gli altri e il mondo in generale, i pensieri prendono il sopravvento per creare scenari negativi, in cui è difficile districarsi.
La rabbia puo' essere trasformata con diligente pazienza in qualcosa di più costruttivo, possiamo accelerarne la scomparsa coinvolgendo le nostre emozioni nella creazione di qualcosa di nuovo, concedendoci la possibilità di vedere le cose da una prospettiva diversa.


COSA CI DICE LA SOLITUDINE: il suo messaggio segreto

Sappiate che non è facile, quando le sensazioni prendono il sopravvento diventa tutto molto difficile e faticoso, come se volessimo camminare con un macigno pesantissimo sulla schiena.
I fatti parlano chiaro, siamo apparentemente soli e gli altri sembrano essersi scordati di noi.

La nostra capacità di sconvolgere le cose 

Qui entriamo in gioco noi con la nostra capacità di sconvolgere lo stato delle cose.
Siete disposti a cambiare qualche vostro modo di vedere le cose? Di agire e farvi forza? Di cercare di trasformare questa sensazione in una risorsa?

Ci sono passata anche io, problemi, difficoltà, senso di abbandono tutto il kit al completo!
Sarebbe stupendo che l'altro, le persone a cui vogliamo bene si accorgessero di tutto l'ambaradan di emozioni che ci attanagliano e ci anticipassero nelle nostre esigenze, ma spesso non è così.
Siamo certi che la responsabilità sta all'esterno di noi?

Io vi suggerisco un modo diverso un po' insolito forse per superare momenti di solitudine.

Prima di tutto, avete voglia di mettervi in gioco?
Chiedetevi sinceramente se avete davvero voglia di uscire dallo stato d'animo in cui siete sprofondati. Vi suggerisco la tecnica dello specchio, che farà ridere molti di voi e della quale scriverò in un prossimo articolo.
Guardandovi ad uno specchio chiedetevi se avete voglia di cambiare qualcosa, chiedetevi cosa vi sta suggerendo questa solitudine? Su che cosa sta agendo? Cosa vi dice nel profondo di voi stessi?
Scrivete tutto ciò che vi passa per la testa senza giudicare cosa state pensando, comportatevi come degli spettatori di voi stessi. Annotate tutto su un piccolo quadernetto. Se vi viene voglia di disegnare, disegnate, scarabocchiate... non c'è un modo assoluto per fare le cose.
L'importante è che ascoltiate senza giudizio la vostra anima.

Una volta fatto questo, potete anche passare ad uno prossimo passo, consono alle vostre passioni.
Ispiratevi alla solitudine che sentite e create qualcosa con i mezzi che possedete.
Se amate fotografare, usate le foto. Se amate passeggiare, usate una passeggiata per assaporare il concetto di solitudine in ciò che vedete.
Se amate suonare, componete una melodia. Se amate scrivere, scrivete una poesia, un breve racconto, un pensiero di due righe. Se amate cucinare ugualmente potete dedicare una ricetta al concetto di solitudine. Se amate leggere cercate in un qualsiasi testo una frase che secondo voi potrebbe essere al caso. Se amate guardare la televisione, annotatevi un passaggio di un film, una scena, una frase.
E gli esempi potrebbero essere ancora tantissimi.
In questa ricerca di dentro e fuori, noterete dei cambiamenti piacevoli in voi stessi. La solitudine diventerà un concetto, un pensiero, una idea. Potete anche attraversarla completamente e rendervi conto che non fa più male come prima.

I vostri scritti, disegni, scatti... sono la consapevolezza che tutto passa, tutto ha una fine se solo noi ci concediamo il lusso di crederci.



Solitudine E' l'indicazione della necessità di condividere del tempo con una persona cara.
Soluzione: chiediamoci se davvero siamo spesso soli o se siamo invece incapaci di stare da soli e sentiamo la necessità di essere sempre circondati da qualcuno. Se la solitudine è vera chiamiamo una persona che amiamo, facciamo volontariato, iscriviamoci a un club dove poter praticare le nostre attività preferite. Facciamo qualcosa che ci permetta di interagire, socializzare e sentirci apprezzati dagli altri. 


Questo è un incipit da  Il potere anticancro delle emozioni di Christian Boukaram a pag 107 tratta varie emozioni con le soluzioni pratiche che ci possono dare delle motivazioni diverse, ragionevoli ed efficaci per superare alcuni momenti della nostra vita.

Non dovremmo mai dimenticarci che siamo essere spirituali, meritevoli di essere felici e stare bene. E se non ne siamo convinti dovremmo ripetercelo spesso, invece di dare spazio e peso ad altri pensieri.
Prendere consapevolezza che con un decisivo sforzo e con una pratica costante possiamo disciplinare veramente i nostri pensieri e favorire quelli che ci consentono di avere più benessere.

LE NOSTRE VERE NECESSITA'

Sempre dal libro di Boukaram, la solitudine è sentirsi soli di conseguenza le nostre necessità sono
- essere socievoli
- godere della compagnia di persone che ci apprezzano e che ci amano.
La solitudine quindi ci sta parlando, ci dice semplicemente:
"Ho bisogno di stare con qualcuno che mi apprezzi e che mi ami" "Ho bisogno di sentire che ho relazioni e che faccio parte di un tutto".

La solitudine ci spinge a socializzare, condividere, interagire e a far parte di un gruppo.

Se ti va condividi la tua esperienza e le tue idee in merito.





Share on Google Plus

About marisa forzani

Rimanere sani: un progetto per diffondere risorse, pensieri, bibliografia per vivere sani e per affrontare la vita con entusiasmo e coraggio.
    Blogger Comment
    Facebook Comment

0 commenti:

Posta un commento