Quando ho incominciato ad amarmi davvero

Spesso malattia significa essere catapultati all'interno dei propri limiti e allora si hanno due strade davanti: commiserarsi e fare le vittime o cercare di capire cosa è accaduto dentro noi stessi, non solo a livello fisico, ma anche a livello emotivo.
Ciò che asserivano un tempo "mente sana in corpo sano" è essenzialmente il concetto di base che dovrebbe ispirarci, se non sei sereno, se  non hai la mente tranquilla  e in pace, potremmo definirla "sana", anche il corpo ne risente. Banalità? No! Sono certezze e chi attraversa la malattia o una manifestazione di non benessere, lo sa perfettamente.
Il corpo parla, ci trasmette i segnali per farci comprendere che qualcosa non va, siamo noi a non prestare attenzione a questi segnali, troppo impegnati nelle "altre occupazioni della vita", pensiamo che il corpo sia una parte solo da rendere visibile, slegata, a se stante, invece è unita, indissolubilmente alla nostra mente.

I limiti 

A volte abbiamo paura di guardare in faccia la realtà, a volte la paura si fa così grande da non permetterci di affrontare i problemi, scappare, mettere la testa sotto la sabbia.

Non ci possiamo permettere di ammalarci, di avere dei problemi e soprattutto di farci aiutare.
Orgoglio? Commiserazione? Vittimismo? Paura? Un bel mix fa di noi persone non più in grado di occuparci di noi stesse.


Le aspettative
E gli altri dove sono? A volte anche la pretesa e il rammarico che "gli altri" non ci siano di aiuto, compromette ancora di più la voglia di superare le nostre difficoltà. Entrare in questa spirale ci rende fragili e incattiviti verso il mondo e verso se stessi.

Soluzioni
Cosa bisogna fare se ci si rende conto di prendere una brutta china?
Prima di tutto non giudicatevi aspramente, siate comprensivi per primi voi stessi. A volte noi siamo i peggiori giudici di noi stessi. Siate compassionevoli verso i vostri errori, i vostri pensieri, le vostre ire funeste... siete umani, sbagliate, fate errori.

La bella notizia è che c'è sempre un modo di rimediare. 

Piccolo esercizio per vedere a che punto sieteFermatevi un istante, ovunque voi siate adesso e ascoltate i vostri pensieri, dategli uno stop e osservateli vagare nella vostra mente.

Osservateli come se foste uno spettatore di uno spettacolo a teatro o il film che scorre su uno schermo:
Sono belli? Sono brutti? Cosa prevale? Non c'è nulla? Non riuscite a pensare?

Datevi una chance, datevi dei modi per pensare in modo diverso, per riflettere sulla vostra storia, per creare piccoli spazi sereni giorno per giorno. 
Create l'abitudine di essere sereni ogni tanto... e questa abitudine aumentatela di giorno in giorno. 

Tenete conto che sarà difficile, è molto più semplice lasciarsi catturare da pensieri brutti, forse siete abituati a lamentarvi, abituati anche dai condizionamenti della società, dal modo in cui siamo stati abituati e dalle circostanze a lamentarci.
Lamentarsi però non porta a nulla, se non viene dato un impulso ad un piccolo cambiamento.
Le grandi rivoluzioni sono sempre state animate da ideali e da fermenti interiori che portano a instradare idee verso un obiettivo, un cambiamento.
Non occorre per forza organizzare una rivoluzione dentro se stessi, che puo' spaventare!!! Piccoli passi si! Piccoli passi che portano a grandi cambiamenti nel modo di approcciarsi alla vita.



Siamo un'unica cosa indissolubile, non possiamo distinguere la mente dal corpo.
Dobbiamo seriamente imparare a rispettarci pienamente, anche nei nostri pensieri. Come andiamo in palestra per tenere in allenamento e tonico il nostro corpo, per avere soddisfazioni e per mostrarlo agli altri.. ditemi perchè non dovremmo avere le stesse attenzioni per i nostri pensieri?
Solo perchè nessuno li vede? Se gli altri potessero vederli i nostri pensieri, se fossero messi in mostra come un muscolo, come un fisico bellissimo e perfetto, i nostri pensieri che effetto farebbero?
Soprattutto andiamo fieri dei nostri pensieri?
Questo non significa che dobbiamo cambiare per gli altri, che dobbiamo cambiare per avere l'approvazione degli altri e che temiamo il giudizio.
Siamo liberi di pensare ciò che vogliamo, ma i brutti pensieri, le tristezze, non fanno altro che crearne altri brutti pensieri e tristezze, in una catena che poi gradualmente si fa forte come l'acciaio ed è difficile da spezzare.
Perciò incanaliamo le nostre forze in un percorso di crescita emotiva, intima e indispensabile per vivere bene e stare in salute.
Davanti a quella scelta se commiserarsi per le difficoltà che incontriamo o decidere di affrontarle e assaporare la vittoria sulle sfide della vita, allora prendiamo questa via, scegliamo di accettare le sfide della vita e di superarle.
C'è sempre una scelta che ci impone una alternativa.

Vi lascio quindi questo audio per riflettere sul modo che avete di approcciare la vostra vita.
Ora chiudete gli occhi e lasciatevi ispirare da queste parole e durante la settimana cercate di pensare ad ognuna di queste parole. Io lo farò con voi...!
Ogni giorno mi soffermerò su ognuna di queste parole per approfondirla e ragionarci insieme in propettiva di una vita migliore e di un grato benessere.

A presto!
Mary


Quando ho cominciato ad amarmi davvero di Kim e Alison McMillen

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il dolore e la sofferenza emotiva servivano a ricordarmi che stavo vivendo in contrasto con i miei valori.
Oggi so che questa si chiama Autenticità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito quanto fosse offensivo voler imporre a qualcun altro i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi
e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama Rispetto.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare una vita diversa
e ho compreso che le sfide che stavo affrontando erano un invito a migliorarmi.
Oggi so che questa si chiama Maturità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito che in ogni circostanza
ero al posto giusto e al momento giusto
e che tutto ciò che mi accadeva
aveva un preciso significato.
Da allora ho imparato ad essere sereno.
Oggi so che questa si chiama Fiducia in se stessi.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
non ho più rinunciato al mio tempo libero
e ho smesso di fantasticare troppo su grandiosi progetti futuri.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e felicità,
ciò che mi appassiona e mi rende allegro, e lo faccio a modo mio, rispettando i miei tempi.
Oggi so che questa si chiama Semplicità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò che metteva a rischio la mia salute: cibi, persone, oggetti, situazioni
e qualsiasi cosa che mi trascinasse verso il basso allontanandomi da me stesso.
All’inizio lo chiamavo sano egoismo,
ma oggi so che questo si chiama Amor proprio.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi facendo ho commesso meno errori.
Oggi so che questa si chiama Umiltà.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di continuare
a vivere nel passato
o di preoccuparmi del futuro.
Oggi ho imparato a vivere nel momento presente, l’unico istante che davvero conta.
Oggi so che questo si chiama Benessere.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho imparato a farlo dialogare con il mio cuore, l’intelletto è diventato il mio migliore alleato.
Oggi so che questa si chiama Saggezza.

Non dobbiamo temere i contrasti, i conflitti e
i problemi che abbiamo con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che questa si chiama Vita.



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About marisa forzani

Rimanere sani: un progetto per diffondere risorse, pensieri, bibliografia per vivere sani e per affrontare la vita con entusiasmo e coraggio.
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